La gestione dei visitatori nelle aree protette sta diventando sempre più complessa davanti ad un aumento di questo tipo di pubblico. È stato questo uno dei temi centrali del dodicesimo Network Meeting di Europarc Federation, l’organizzazione che riunisce parchi e aree protette di tutta Europa, che si è svolto dal 16 al 18 maggio a Bled all’interno del Parco Nazionale del Triglav in Slovenia, a cui ha partecipato anche una delegazione del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, membro di Europarc fin dal 2013.

Tre giorni di incontri, visite e scambi di buone pratiche tra realtà provenienti di tutta Europa ma anche dal Nord America e Asia. L’aumento del numero dei visitatori e delle attività ha un impatto non solo sull’ambiente naturale, ma anche sulle comunità e l’esperienza stessa dei visitatori. “Buoni strumenti di monitoraggio dei visitatori, in termine di qualità che quantità – ha spiegato Lidia Bai presidente del Parco Nazionale delle Colline Metallifere-, sono essenziali per prendere decisioni oculate e proteggere l’ambiente senza compromettere le visite, Ad esempio, abbiamo certificato con CETS fase III, 12 guide che hanno preso l’impegno specifico di promuovere i luoghi meno affollati soprattutto in alcuni momenti dell’anno”.

La direttrice del Parco Alessandra Casini ha poi ricordato l’iniziativa del Comune di Scarlino, che ha introdotto il numero chiuso – in estate – a Cala Violina, un percorso virtuoso molto apprezzato al Meeting. “Un buon esempio di come si possa proteggere un geosito, turistico e naturalistico – ha detto Casini – senza negarne la fruizione, ma regolandola e creando nuovi posti di lavoro, per stewards e hostess che controllano il flusso e la gestione dei rifiuti, il tutto grazie al piccolo biglietto introdotto tramite prenotazione on line”. Tra gli altri argomenti del Meeting non poteva mancare la CETS (Carta Europea per il Turismo Sostenibile).

“Siamo particolarmente onorati di essere stati individuati da Federparchi come membro della Task Force che sta lavorando al rinnovo e rilancio della CETS – ha aggiunto Lidia Bai -, un percorso necessario per affrontare meglio le sfide dei prossimi anni, in cui sempre più visitatori scelgono le aree protette e i parchi. Uno dei nostri impegni qui a Bled, infatti, è quello di partecipare ai tavoli di lavoro tecnici con la presenza di Fabrizio Santini, il nostro responsabile per i processi partecipati e per l’implementazione e il monitoraggio della Carta Europea”, ha concluso Lidia Bai.